
Benvenuti nella pro loco di Gazzo Veronese

La prima Pro loco
Pro Loco di Gazzo Veronese
La ProLoco Gazzo Veronese ha l’obiettivo di promuovere iniziative rivolte a tutto il territorio. Nata negli anni 90 da un gruppo di sostenitori proterritorio come ProLoco Comunale e poi con il passare degli anni nel 2005 vi è traccia del primo statuto e della nascita dell’attuale ProLoco.
Attualmente segue la parte culturale e di promozione del territorio, anche attraverso il rilascio del Patrocinio per i numerosi eventi svolti sul territorio dalle varie
Associazioni presenti in ogni frazione.
Collabora a molte iniziative culturali con il Comune di Gazzo Veronese: una delle più importanti è la Mostra Presepi presso Villa Parolin Poggiani nella frazione di Gazzo Veronese e che oramai è un appuntamento annuale di spicco per il nostro territorio.
Altre attività molto interessanti sotto l’aspetto culturale:
– serate teatrali presso il Palazzetto dello Sport nella Frazione di Correzzo;
– rassegna culturale “Pomeriggi Insieme” tutti i mercoledì pomeriggio presso la Scuola Media di Roncanova.
Dal 2024 la ProLoco ha iniziato a proporre un evento dedicato alle famiglie ed ai bambini: “HAPPY COLOURS DAY” e sarà un evento con cadenza annuale sempre pensando e mirando le nostre nalità.

Il nostro comune
La nostra storia
Gazzo Veronese (Gàzo in veneto) è un comune italiano di 5.230 abitanti della provincia di Verona con una densità territoriale di 56,74 Kmq. E’ formato da 5 frazioni: Gazzo Veronese, San Pietro in Valle, Roncanova, Correzzo e Maccacari Si tratta di un comune sparso, in quanto la sede municipale non si trova nell’omonima località ma nella frazione Roncanova.
Gazzo si trova circa 38 chilometri a sud da Verona. Fra i quattro comuni della costa sud è quello più occidentale. Sul suo territorio c’è l’Oasi del Busatello concessa in gestione al WWF nel 1996 per la parte veronese. L’oasi fa parte di un residuo umido, che condivide con il comune di Ostiglia, delle Valli Grandi Veronesi.
Il comune è attraversato dal ume Tartaro e dal ume Tione.
Gazzo fu abitato fin dalla preistoria (3500 a.C.); deriva il suo nome da un termine longobardo (gahagi) che signica bosco. Gazzo è uno dei pochi posti dove vi è una continuità della presenza umana dai tempi antichi ai giorni nostri. Della fase preistorica si hanno prove di numerose necropoli e dei passaggi e insediamento di più popolazioni.
In periodo romano esistevano villaggi di una certa importanza e con costruzioni complesse. La prova è data dalle pietre scolpite di quei secoli che sono attorno alla chiesa di Santa Maria Maggiore, alla chiesa di San Pietro in Monastero, chiamato affettuosamente dalla popolazione “Ceson”, della frazione di San Pietro in Valle e l’ex chiesa parrocchiale di Correzzo. Queste pietre confermano una lineare presenza dell’uomo nel territorio dalla preistoria alla caduta dell’Impero romano d’Occidente. La presenza di insediamenti importanti romani era frutto di una posizione strategica sulla via Claudia Augusta che da Ostiglia si dirigeva a Verona attraverso il Tartaro.
Gazzo andò spopolandosi con la caduta dell’impero. L’abbandono del territorio riportò a poco a poco le paludi; verso l’VIII secolo iniziò la bonica da parte dei benedettini. La chiesa e convento di Santa Maria dipendeva dal convento di Santa Maria in Organo di Verona con concessione dei re Longobardi. Ai benedettini fu afdato il feudo di Gazzo, che fu ceduto nel 1307 a Federico della Scala.
Alla metà del Duecento i feudi di Correzzo e poi di Maccacari sono assegnati a Nicola Dal Verme († dopo 1292), uomo d’arme e giurista, politico e diplomatico degli Scaligeri; assieme a Campalano di Nogara sono una eredità della madre Alena Capitali (de Capitalibus), mentre altri feudi e terre, come San Zeno di Montagna, gli sono date in vicariato perpetuo dall’abate dell’monastero di San Zeno e poi riconfermate via via alla famiglia Dal Verme. A lui succedono i gli Pietro e Giacomo, già signore di Bagnolo e di Nogarole Rocca; dopo il bando a Pietro e ai gli, i feudi sono trasmessi agli eredi diretti di Giacomo no a Ugolino e poi nel 1377, dopo il perdono dal bando del 1354, rientrano come co-eredi anche i cugini Taddeo Dal Verme e soprattutto Jacopo Dal Verme, grande condottiero, signore di Sanguinetto, Asparetto, Isola della Scala, Bobbio e Val Tidone e altri feudi nel piacentino. Alla sua morte nel 1409 subentra totalmente il glio Luigi Dal Verme (o Alvise), conte imperiale di Sanguinetto (feudo e titolo che assommerà tutti i feudi veronesi), e conte di Bobbio e Voghera, Castel San Giovanni e val Tidone e signore di altri feudi, che erediterà totalmente come unico proprietario dai cugini, ma nel 1437 verranno conscati tutti i feudi veneti per la denitiva alleanza con Milano, rimanendo in eredità trasmissibile solo titolo nobiliare di “conti di Sanguinetto”.
Dopo la consca al Dal Verme il castello rientrò ovviamente tra quelli che furono stabilmente presidiati da castellani veneziani.
Nel 1867 cambiò denominazione da Gazzo a Gazzo Veronese, e nel 1928 aggregò il territorio del soppresso comune di Correzzo. In seguito all’annessione la sede municipale fu spostata a Roncanova, scelta dettata dalla collocazione intermedia che tale frazione ha nella geografia del territorio comunale.
Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell’occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, il conte Luigi Perez di Verona e sua moglie diedero rifugio, dalla metà del 1944, a un giovane ebreo di Merano, Moshe Shapiro, che, costretto dai rastrellamenti ad abbandonare un primo rifugio a Sustinente, vagabondava senza meta nella zona in cerca di aiuto. Il giovane presentato come domestico sotto il falso nome di Mario rimase protetto nella casa dei conti a Gazzo Veronese no alla Liberazione nell’aprile 1945, quando poté unirsi alla Brigata Ebraica. Per questo loro impegno di solidarietà, il 2 agosto 1999, l’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito ai coniugi Luigi e Sandra Perez l’alta onoricenza dei giusti tra le nazioni.[5]
Dal 1950 il Comune si è spopolato passando da 8 700 abitanti del 1951, agli odierni 5230. Il calo, è dovuto all’emigrazione massiccia verso le città. Si è passati da un’economia agricola, basata sulla lavorazione dei terreni e dei latifondi da parte di migliaia di braccianti e sulla raccolta e lavorazione della canna e del carice palustre, a un’agricoltura intensiva molto meccanizzata. Tale agricoltura per buona parte è deviata a una coltivazione destinata ad alimentare le centrali a biogas presenti sul territorio comunale (quattro centrali).
La leggenda di Carpanea
La tradizione vuole che a Gazzo Veronese, nella notte di Pentecoste, suoni il campanile di Carpanea, città sommersa da tempo immemorabile in una zona paludosa del ume Tartaro. I rintocchi della chiesetta sommersa avrebbero il potere di
allontanare la cattiva sorte e di cacciare il diavolo.
Luoghi ed eventi di Interesse
Di seguito trovate dei luoghi di interesse comunale, artistico e molto altro per accompagnare la vosta visita all’interno del nostro comune.
- Chiesa di San Giovanni Battista a Correzzo
- Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore in Gazzo
- Chiesa Parrocchiale di Pradelle
- Chiesa Parrocchiale di San Pietro in Valle
- Chiesa parrocchiale di Roncanova
- Chiesa Parrocchiale di Correzzo
- il "Ceson"
- Festa di primavera
- Antica sagra di Gazzo Veronese
- Sagra patronale di San Giovanni Battista
- Festa dell’Assunta
- Sagra dell’anatra
- Festa Natività di Santa Maria Vergine
Foto dai nostri social
I nostri contatti
Di seguito tutti ci sono tutti i recapiti alla quale puoi trovarci!

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